Auto e Moto d’Epoca
Casa per Casa, ecco cosa c’è da vedere a Bologna

Auto e Moto d’Epoca (26-29 ottobre), si svolge per la prima volta in quel di Bologna, dopo 39 anni in cui la tradizionale Fiera delle quattro e delle due ruote sia classiche sia youngtimer si è tenuta a Padova. Una kermesse che in questa rinascita emiliana pare stia contando più di 5.000 vetture, la maggior parte delle quali in vendita al miglior offerente. Ma non solo: in questo polo automotive popolato di auto da sogno di ogni forma, anno e valore non mancano sezioni dedicate a ricambistica, automobilia, alle riviste e agli operatori di settore, ai talk per appassionati e addetti ai lavori nonché — in primis — al fervido intrecciarsi di connessioni e relazioni professionali. Una vetrina molto importante, che ha tutte le carte in regola per diventare l’appuntamento più in vista insieme alla testa di serie Retromobile — il salone parigino che tratta tutte le tematiche citate poc’anzi. Ed è così che, tra venditori d’ogni ordine e grado spuntano qua e là le Case costruttrici, pronte a sfruttare il momentum bolognese e utilizzare la potentissima leva dell’heritage per aumentare e solidificare la propria brand awareness.

Alpine. Lo stand della Casa di Dieppe — padiglione 25, stand B98 — invita ad un viaggio tra passato e presente del brand, attraverso una Berlinette A110 1600 SC/VD, evoluzione tecnica della 1600 S, prodotta in soli 503 esemplari, esposta grazie alla collaborazione con il Club C.R.A.G.I., che da oltre 33 anni è ormai un punto di riferimento per tutti gli appassionati del bran transalpino, e le attuali A110 GT e A110 S.

Dallara. Bologna, Motor Valley: non poteva certo mancare Dallara, che nel suo spazio espositivo mette in bella mostra la EXP IR8 Tribute, prodotta in sole 25 unità per celebrare la sua prima vittoria alla 500 Miglia di Indianapolis, ovvero la conquista della Victory Lane da parte di Eddie Cheever nel 1998, a bordo della monoposto IR8. Dove? Padiglione 32, stand A6.

Alfa Romeo, Fiat, LAancia e Abarth. L’anima italiana del gruppo Stellantis domina il padiglione 25 — stand A70/B79 — con un cocktail di gioielli a quattro ruote di cui la nuova Alfa Romeo 33 Stradale è l’ingrediente e l’attrazione principale. A farle da contorno, una Giulia Sprint GT del 1963 — uno dei primi esemplari prodotti — una 155 V6 Ti DTM del 1993, una 4C — che quest’anno compie il suo decimo genetliaco — e una Lancia Stratos del 1973. Poco distante, due Abarth pungenti: la 595 del 1963 e l’ultima 500e agli ioni di litio. Naturalmente, presenziano tutti i Registri storici legati al Gruppo.

Lamborghini. La Casa di Sant’Agata Bolognese partecipa per la prima volta in maniera ufficiale alla Fiera e lo fa con stile: due sole vetture, ma tanto tanto spessore culturale. Anche perché, il 50% della coppia è costituito da un’icona che ha segnato radicalmente la storia dell’automobilismo. Da un lato dello stand A16 nel padiglione 32 abbiamo il telaio nudo di una Espada che il Polo storico è in procinto di restaurare — da zero, per un collezionista del Sol Levante — e dall’altro abbiamo la Countach più antica che il mondo possa ammirare. Telaio #0001, parte della collezione del Museo Lamborghini, fu esposto al Salone di Ginevra del 1973.

Maserati. La Casa del Tridente, di stanza in quel di Modena, ha portato due Quattroporte. Scelta non insolita, poiché il modello ha celebrato i suoi primi sessant’anni. Così di fianco all’avveniristica versione Zéda con livrea che sfuma dal blu elettrico all’argento, c’è una meravigliosa Quattroporte di prima generazione. Padiglione 32, stand A26.

Mercedes-Benz. La Stella a tre punte, con gli A50-B45 del padiglione 25, ha raccolto un bel gruppo di vetture, che fanno da cornice all’ultimissima CLE. Andando a ritroso, troviamo l’aggressiva CLK 55 AMG (C208), una lussureggiante 560 SEC (C126), una 280 CE (C123) e una 280 SE (W111). E non dimenticatevi di passare a lustrarvi gli occhi nel perimetro riservato al Registro italiano della Casa tedesca.

Pagani. Dici Motor Valley, non puoi non pensare subito — anche — a Pagani. L’atelier di San Cesario sul Panaro festeggia 25 anni di meritato successo e per l’occasione ha schierato una delle prime Zonda prodotte — risale al 1999 —  una delle primissime unità di Huayra coupé — 2011 e l’ultima, infinita e mozzafiato Codalunga. Padiglione 32, stand B5.

Porsche. La Casa di Zuffenhausen demanda ai suoi Registri Italiani la presenza ad Auto e Moto d’Epoca 2023. In rassegna, con un esemplare in condizioni da concorso per ogni realtà, troviamo: 356, 911-912, 914-Boxster-Cayman, 924-944-928-968 e Cayenne. Un’infilata degna di nota, nell’area centrale del padiglione 25.

Toyota. La Casa delle Ellissi ha presentato in anteprima nazionale la nuova Land Cruiser, modello che attinge a piene mani dalla storica qualità che ha reso celebre questa off-roader inarrestabile. Negli stand A116 e B111 del padiglione 32, accanto a due esemplari della new entry, ci sono due modelli iconici della gamma Land Cruiser: il BJ42 — serie 40 Heavy Duty che debuttò nel 1960 — e l’FJ60, seconda generazione della serie lanciata nel 1980.

Volvo Cars - AME 2023

Volvo. Infine, ma solo per ordine alfabetico di questo elenco, troviamo Volvo, che ha sempre lavorato sul concetto di heritage in quanto ponte con il passato che motiva il presente e indica la via futura. Sugli stand A12 e D7 del padiglione 33 ci sono i prototipi VESC (Volvo Experimental Safety Car) del 1972 ed ECC (Environmental Concept Car) del 1992, ai quali si affiancano le attuali EX30 ed EX90, bandiere del pensiero avanzato della Casa svedese e della sua scelta elettrica.

Fonte: https://www.quattroruote.it/news/eventi/2023/10/28/auto_e_moto_d_epoca_casa_per_casa_ecco_cosa_c_e_da_vedere_a_bologna.html